Christian Eriksen è tornato a splendere, sia con la maglia del Manchester United che con quella della sua Danimarca. Il danese è tornato a brillare anche con quella casacca che 15 mesi fa poteva strapparlo dalla vita in un caldo pomeriggio di giugno.
Quel 12 giugno 2021 è nella mente di ogni appassionato di calcio, con il centrocampista che si accascia a terra con lo sguardo perso nel vuoto. “Sono morto per cinque minuti“, queste le sue parole che bastano per spiegarci la gravità. Ma anche le lacrime dei compagni, che sono stati scudo umano e famiglia per lasciare nella privacy gli interventi dei medici, così come l’abbraccio di capitan Kjaer alla moglie del centrocampista, scossa e in lacrime.

Rinascita Eriksen: profeta con il Manchester United
In quel momento Eriksen era un calciatore dell’Inter e la Serie A, dopo un anno di ambientamento, aveva finalmente ammirato tutte le sue geometrie. Uno Scudetto vinto con i nerazzurri da protagonista assoluto, un ruolo chiave nella squadra e un feeling finalmente trovato con Conte. La vita, però, non ti fa mai stare tranquillo. E allora ecco il malore, e il lungo stop. Interventi, defibrillatori, visite mediche, e la notizia che non avrebbe più potuto giocare in Serie A, in virtù delle norme italiane. A sorpresa Christian è tornato in campo, lo ha fatto nella sua Premier League e con la maglia biancorossa del Brentford. Gli hanno dato una chance, e lui non se l’è fatta scappare con una straordinaria seconda parte di stagione.
A contratto scaduto la grande offerta, forse la più importante della sua carriera, quella che vale per il rilancio definitivo. La chiamata del Manchester United è una di quelle che non si può rifiutare, ed Eriksen ha deciso di vestire di rosso ad Old Trafford, il Teatro dei Sogni. Lo scenario perfetto per quello che sembra proprio un grande sogno, dallo Scudetto, al malore, fino alla rinascita. E con i Red Devils il danese ci ha messo poco a far capire di che pasta è fatto. Titolare inamovibile sia nel centrocampo a due che in quello a tre, quasi sempre il migliore in campo, e giocatore imprescindibile per le dinamiche di Erik Ten Hag.

La Danimarca ai piedi di Eriksen
Si è ripreso anche la Nazionale. Ci è voluto un po’, ma dopo il grande spavento Eriksen è tornato anche a vestire la maglia del suo Paese. E lo ha fatto come se non fosse successo nulla, con la maglia numero 10 e con la solita classe che lo ha sempre contraddistinto. Nessuno può e vuole rinunciare a lui. La storia continua, e continua a scriverla lui, con grandi capolavori. Come quello fatto nella sfida tra Croazia e Danimarca di Nations League, in cui con un tiro da oltre 30 metri Eriksen ha messo la palla in rete e ha battuto Livakovic.

Bentornato Chris, bentornato definitivamente. Il calcio ha bisogno del tuo talento.