Il mondo piange, il calcio è in lutto: ci ha lasciati Pelé, il Re dei Re brasiliano che ha riscritto la storia. Un addio che, purtroppo, negli ultimi giorni era parso sempre più vicino, ma a cui nessuno poteva essere preparato. Ci lascia il calciatore che per primo è stato il più grande di tutti, fonte di ispirazione per chiunque abbia mai tirato un calcio ad un pallone. “Sembri Pelé!“, è l’esclamazione che ogni bambino ha sempre sognato di ricevere. Il complimento più grande.
Pelé, Re del Calcio
Edson Arantes do Nascimento è nato in Brasile nel 1940, e ad 82 anni ci ha detto addio. Lui che del Brasile ne ha riscritto la storia. Simbolo di un popolo, fautore della rinascita della sua gente. La Perla Nera che ha riscritto la storia del calcio, generando record su record. Ha incantato il Maracanã, il tempio brasiliano che probabilmente un giorno avrà il suo nome. In quello stadio il Rey ha segnato quello che, a detta di molti, è stato il gol più bello della sua carriera: era il marzo 1961, il suo Santos sfidava la Fluminense, e lui segno quello che alla storia è il gol de placa, gol da targa appunto.

Ha vinto tre mondiali con la sua Nazionale, l’unico nella storia del calcio a riuscirci. A segnato oltre 1200 gol, tra quelli ufficiali e quelli non riconosciuti. Per la FIFA è stato il calciatore del secolo, la stessa FIFA che nel 2013 gli ha conferito il primo, e ad ora unico, Pallone d’Oro ad honorem.
Piange il mondo, lutto nazionale in Brasile
È stato per anni l’uomo più importante del mondo dopo il Papa. “Ovunque tu vada ci sono tre cose che tutti conoscono: Pelé, Gesù Cristo e la Coca-Cola“. Una leggenda eterna, per il Brasile, per il football, per il mondo intero. Nella sua amata terra verdeoro sarà lutto nazionale per tre giorni, un omaggio dovuto al più grande dei Re.

Di lui si potrebbe parlare all’infinito, e non sarebbe mai abbastanza. Pelé ci saluta, ma la sua aurea sarà eterna.